Descrizione
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Il Museo Nazionale di Napoli, 1900-1957
Fino al 1957 il Museo Archeologico Nazionale di Napoli era un museo molto diverso da quello che oggi conosciamo, innanzitutto perché non era archeologico, né di nome né di fatto. Ne faceva parte a tutti gli effetti un’importante Pinacoteca, che qui era collocata e allestita per dialogare con le ricche raccolte d’arte antica. Questo progetto museografico, che andava avanti sin dalla fine del Settecento, fu interrotto solo nel dopoguerra, col trasferimento della Pinacoteca all’allora istituito Museo di Capodimonte.
Gli anni che vanno dal 1900 al 1957 rappresentano l’ultima stagione nella lunga vita del celebre Museo Nazionale di Napoli (già Real Museo Borbonico), una stagione poco nota, che pure vide storici dell’arte e archeologi impegnati in colossali riordini del museo napoletano, oltre che in accesi dibattiti sul senso e sul ruolo del museo, in sintonia con le più avanzate tendenze della museografia internazionale del tempo.
Duecento vedute fotografiche degli interni delle sale – dalle più antiche del 1903 fino agli scatti di celebri fotografi come Herbert List o Henri Cartier Bresson, o a quelli realizzati sul set di Viaggio in Italia di Rossellini (1953) – ridanno un volto a questo museo che per molti versi non c’è più, diverso da com’era stato nell’Ottocento e ancor di più da come poi sarebbe diventato.
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