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C’è una novità nell’editoria italiana che si chiama bookabook, ed è la prima piattaforma di crowdfunding del libro. Un po’ come per il britannico Unbound o lo statunitense Pubslush, è la community che sceglie un libro e ne sostiene dal basso la pubblicazione, realizzando un modello di business partecipato. Come funziona? Ti colleghi alla piattaforma, dove trovi una selezione di libri inediti, sia di autori affermati sia di esordienti, di cui puoi leggere subito l’anteprima.
Se ti piace la storia e vuoi andare avanti a leggere, puoi partecipare con un’offerta minima di 3 euro. Ogni libro per essere pubblicato ha 30 giorni di tempo per raccogliere la somma necessaria per coprire i costi della piattaforma e di chi ci lavora, di redazione e revisione dei testi, di lavorazione grafica e tecnica e di compenso dell’autore. L’idea è di due giovani imprenditori digitali, Emanuela Furiosi e Tomaso Greco, che hanno dato vita alla piattaforma assieme agli agenti letterari Claire Sabatié-Garat e Marco Vigevani.
«Decidendo di finanziare un titolo dal basso il lettore concorre in prima persona al successo del testo, entrando a fare parte di una community editoriale in cui i lettori diventano protagonisti del destino dei libri» spiega Tomaso Greco, 33 anni, milanese, «bookabook si sottrae alla divisione rigida cartaceo-digitale ma offre un’esperienza partecipativa, diversa sia dall’acquisto in libreria sia da quello in uno store digitale». Nel 2013 l’editoria tradizionale ha perso, rispetto all’anno precedente, il 9% dei lettori. Nello stesso periodo l’editoria digitale ha registrato un +17%. Il costo medio di un libro cartaceo è di 17,31 euro mentre quello di un titolo digitale è di 8,63.
(da “Il fatto quotidiano” del 4 aprile, di Puntarella Rossa)