Descrizione
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Prima edizione moderna, commentata, di un’opera fondamentale per la storia dell’arte napoletana, stampata per la prima volta tra il 1742 e il 1745. L’opera si compone di cinque volumi: il primo e il secondo dalle origini all’inizio del Seicento, il terzo e il quarto dal Seicento al Settecento, il quinto dedicato agli indici.
«Stomachevole», «geniale imbroglione», oppure scrittore «a cui siamo sempre disposti a concedere credito»; «la cui posizione e i cui meriti nei riguardi della storia artistica di Napoli non sono lontani da quelli di Boschini per Venezia e di Malvasia per Bologna»: Bernardo De Dominici e la sua opera sono stati per due secoli e mezzo oggetto di feroci stroncature e di risolute riabilitazioni, restando sempre al centro dell’attenzione di chiunque si sia interessato alla storia dell’arte napoletana tra il Medioevo e l’età moderna.
Nel 1950 Giuseppe Ceci, studioso di non comune rigore, invitò a fuggire dalle facili generalizzazioni e a intraprendere l’«umile ma indispensabile lavoro» di una analisi completa delle Vite, un testo che rimane unico e insostituibile, pur con tutte le sue peculiarità e i suoi difetti. Da allora, mentre aumentava la consapevolezza della utilità dell’opera per gli studi, si è fatta sempre più pressante la richiesta di un’edizione commentata, che ne favorisse la lettura e insieme un uso cauto e criticamente avvertito: a questa esigenza vuole rispondere l’edizione commentata che, dopo un lavoro quindicennale, viene finalmente proposta completa del tomo dedicato agli indici.
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