Descrizione
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Nella pittura napoletana del Seicento (1611-1651)
Negli ultimi vent’anni la discussione scientifica su Francesco Guarino si è intensificata di pari passo ad uno sviluppo senza precedenti degli studi sulla pittura napoletana del Seicento. L’autore, Riccardo Lattuada, dichiara a riguardo: «Credo di portare la mia parte di responsabilità nel proliferare di questi studi – se non altro rispetto a Francesco Guarino – a partire dal mio saggio del 1980-81 negli «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli». Sotto la spinta emotiva dei disastri del terremoto del 23 novembre 1980, pubblicare quel contributo mi sembrò anche un modo per stimolare tutta l’energia necessaria a salvare i martoriati dipinti della Collegiata di Solofra, che io stesso avevo contribuito a recuperare, in condizioni operative disperate, collaborando da volontario con la Soprintendenza per i B.A.S. di Napoli. Oggi, dopo vent’anni, si può affermare che uno degli interventi più sistematici compiuti nelle aree colpite dal terremoto del 1980 sia consistito proprio nel recupero delle opere di Francesco e Giovan Tommaso Guarino, nonché di quelle dei numerosi esponenti della loro bottega disseminati nel circondario di Solofra e Serino. Questo sforzo va riconosciuto in tutta la sua importanza alla Soprintendenza per i B.A.A.S. di Salerno e Avellino, che ha giustamente fatto del recupero delle opere d’arte del circondario di Solofra un obiettivo primario, che si può dire ormai completato»
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