Descrizione
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Ingegneri e Architetti tra neoeclettismo e razional-funzionalismo
Il volume intende colmare una lacuna nel panorama architettonico nazionale attraverso il profilo biografico e professionale di Giuseppe e Ugo Mannajuolo, rispettivamente padre e figlio, ingegnere e architetto: due personaggi molto diversi tra loro, ma due figure di spicco dell’ingegneria e dell’architettura tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento.
Giuseppe Mannajuolo è noto per l’impresa Ricciardi, Borrelli e Mannajuolo, per aver portato Giulio Ulisse Arata a Napoli, per aver realizzato le terme di Agnano e per il ricco ampliamento del quartiere di Chiaia, oltre a grandi opere come il Palazzo di Giustizia di Roma. Il volume, attraverso documenti e progetti inediti in gran parte custoditi nell’archivio privato di famiglia, evidenzia un’intensa attività professionale, tra cui il concorso per l’aula del Parlamento a Montecitorio o la promozione di opere di grande impatto. Ugo ha firmato numerosi progetti di ville per una committenza colta e raffinata tra Capri, Ischia, la costiera sorrentina e quella amalfitana, per poi specializzarsi nella progettazione di ospedali e di case del fascio in Campania, fino a numerose e ardite sale cinematografiche ed edifici residenziali tra Roma e Napoli nel dopoguerra. Il volume contiene progetti inediti che illustrano la rapida evoluzione del gusto nel corso della prima metà del Novecento.
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