Descrizione
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Martone possiede e ha sempre posseduto un rapporto privilegiato con lo spazio, la cui elaborazione, negli anni, è diventata il tratto distintivo del suo stile registico. Quando un suo spettacolo presenta soluzioni singolari e di grande impatto visivo sul pubblico è perché tutto ruota intorno a un’intuizione iniziale sullo spazio scenico all’interno della quale si determina poi l’interpretazione del testo e la dinamica degli attori.
Martone è un autodidatta e un non attore, non è mai stato attratto dalle tavole del palcoscenico come interprete, ma fin dall’inizio ha sentito suo il ruolo di regista. Queste caratteristiche, attraverso un lungo viaggio fatto di numerosi incontri, scontri, rinunce, rischi, responsabilità, tentativi e cambiamenti di rotta, spostandosi geograficamente da Napoli a Roma, poi di nuovo a Napoli e infine a Torino, gli hanno permesso progressivamente di creare un proprio personale metodo di lavoro a teatro, affermandosi nel corso degli anni anche nell’allestimento dell’opera lirica, così come al cinema.
In alto la copertina del secondo volume
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