Descrizione
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La mostra ‘Ultimo reperto’ di Laura Cristinzio, allestita nel prestigioso atrio del Museo Archeologico, interpreta l’antica dimora di Oplonti e mette in diretto contatto l’antico con una lettura creativa contemporanea. Un rimando quanto mai significativo per stimolare molteplici riflessioni sui differenti modi del saper vivere di allora completamente diversi dall’oggi. L’opera che l’artista presenta risente molto del territorio vesuviano, paesaggio entrato nell’immaginario europeo ormai da tanti secoli.
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A cura di Mariantonietta Picone Petrusa.
Laura Cristinzio risiede a Ercolano, dove ha casa/studio, e lavora a Napoli. Dopo aver frequentato la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha completato la sua formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, diplomandosi in Scultura.
Svolge attività artistica dal 1970. È stata tra i fondatori del gruppo Koan scultori ed architetti associati, con F. Bocchino, G. Corbi, B. Galbiati, F. Zoleo. “Ipotesi Altre”: formulando per il Comune di Portici 3 proposte sui temi della riqualificazione urbana con l’elaborazione di progetti fortemente caratterizzati da significativi elementi compositivi di arte ambientale.
È stata docente di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico di Napoli dal 1970 al 2003. Ha diretto per cinque anni, dal 1993 al 1998, il Dipartimento di Comunicazioni per immagini dell’Università Popolare di Portici, di cui è stata uno dei fondatori. Ha collaborato con la Robert Gordon University di Aberdeen (Scozia) nel 1999, con un seminario sulla luce elettroluminescente e ha fatto parte del gruppo internazionale Artesign con cui ha organizzato attività di incontri e dibattiti e due mostre, presso la Galleria Terzo Millennio di Milano e presso la Duff House Gallery di Banff, in Scozia.
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