Descrizione
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Questa pubblicazione nasce da un’occasione che capita pochissime volte nella vita: lavorare per il Papa. Per quanto si tratti di un evento fugace e di una architettura che amo definire effimera, quando ci si confronta con il Vicario di Cristo tutto diventa profondamente intenso e posso affermare con fermezza che si è trattato di un processo progettuale completo. I contributi presenti nel volume restituiscono, attraverso gli occhi dei protagonisti e non, un racconto caleidoscopico di quello che ha rappresentato la visita del Pontefice.
Il punto di vista principale di questa multiforme visione resta comunque l’architettura. Un palco, nello specifico per il Papa, è un’architettura e nonostante l’aggettivo effimero sembra scontrarsi con i principi vitruviani, continua il filone di pensiero che da Sanfelice giunge ai nostri giorni. Non mancano naturalmente i contribuiti sui significati e i contenuti del messaggio del Pontefice.
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Francesco Scardaccione nasce a Napoli nel 1964, si laurea in Architettura presso l’Università di Napoli “Federico II” nel 1989, diviene presso la stessa cultore della materia prima e docente a contratto poi dal 1996 a 2006, svolge l’attività professionale dal 1990 presso lo studio da lui fondato. La passione per la Fotografia e per il viaggio lo accompagna nel suo lavoro, fornendogli spunti di riflessione per le sue continue ricerche sperimentali in ambito urbanistico – architettonico. Collabora con studi internazionali del nord Europa, Giappone (Tokyo) e America.
Vince di numerosi concorsi di progettazione architettonica in campo nazionale e internazionale con progetti che si vedono pubblicati su riviste di calibro italiane e estere, che sono oggetto di conferenze e seminari, tra i quali ricordiamo il concorso internazionale del 2007 “Napoli Studios – Progetto di recupero e riuso del sito di archeologia industriale “Ex Officina Meccanica”, il concorso internazionale a inviti per il Complesso Scolastico “Ate Pjeter Meskalla” a Scutari in Albania, progetto realizzato e che ha ottenuto una nomination all’European Union Prize for Contemporary Architecture – Mies van der Rohe Award 2013 e il progetto dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – Scuola Politecnica e delle Scienze
di Base – Complesso Napoli Est, valsogli il Premio per un intervento di Nuova Costruzione consegnatogli dall’Inarch Campania nel 2015 e la menzione speciale Premio Mediterraneo “Città del Dialogo” dalla Fondazione Mediterraneo Maison de la Paix nel 2020.
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