Descrizione
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A cura di Sylvain Bellenger
Il progetto espositivo si snoda nelle sale della galleria, come una favola circolare in sei episodi. Le prime due sale, È nato Generosity e Metamorfosi, esplorano il tema della nascita, intrecciando prospettive culturali e scientifiche. Da qui, il percorso si inoltra in territori onirici: Storie per farlo dormire presenta un carillon che intreccia le referenze visive, accostando stili ed epoche, simbologie e invenzioni; diversamente, Enigma, propone un’immersione negli spazi misteriosi e talvolta impervi della coscienza. In questo viaggio, la stanza Beata fragilità diventa il luogo in cui si tenta di nominare e rendere visibili le ombre che turbano l’animo umano. Infine, l’enigma si risolve nell’ultima sala che prende il titolo della mostra: Un vuoto che non ha luogo.
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Diego Cibelli (nato a Napoli, 1987) vive e lavora a Napoli, è stato vincitore dell’edizione 2024 del Prix Carta Bianca. Sempre nel 2024 partecipa alla prima edizione e vince il Premio CARUSO. Nel 2022 partecipa alla Biennale Internazionale di Arte Ceramica di Jingdezhen, Cina. Nel febbraio 2021 inaugura Feed Me with Domestic Stuff, personale presso lo spazio LAB.oratorio della Fondazione Made in Cloister. Nell’aprile 2021 inaugura presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte due personali: L’Arte del Danzare Assieme e Gates presso la Real Fabbrica. Nel 2019 ha avuto una residenza d’arte a Buenos Aires organizzata dall’istituto IGAV e il Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con l’Istituto di Cultura Italiano in Argentina. La residenza si è conclusa con la personale presso l’Istituto di Cultura Argentino. Nel 2018 ha partecipato alla mostra Mine presso i Bagni Misteriosi di Porta Venezia a Milano. Nel 2016 ha esposto al MSU Museo d’Arte Contemporanea di Zagabria e nel 2013 al Kunsterhaus Bethanien di Berlino. ll suo lavoro è nelle collezioni di musei come Il MAD Museum of Art and Design di New York e il Museo e Real Bosco di Capodimonte.
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