Descrizione
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La rappresentazione grafica delle opere pubbliche e private
Il volume curato da Luciano Garella nasce dal desiderio di studiare e salvaguardare un monumentale corpus di disegni tecnici – rilievi, piante, opere idrauliche e molto altro ancora – emerso dal ricco patrimonio dell’Ufficio Catalogo e dell’Archivio Disegni della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli. L’obiettivo di questo studio è l’analisi di disegni e documenti degli Uffici tecnici del regno dei Borbone per lungo tempo ignorati e dimenticati, cercando di mettere a disposizione della comunità scientifica e degli appassionati materiali inediti di interesse storico, documentale ed architettonico. I fogli raccolti nel catalogo sono spesso datati e firmati dagli architetti o dagli ingegneri alle dipendenze della Casa reale di Napoli e raffigurano proprietà dei Borbone non solo nei confini del regno, ma disseminate anche in altri stati dell’Italia preunitaria.
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Luciano Garella, architetto, è stato per quasi tre decenni funzionario presso la Soprintendenza per i beni architettonici di Roma e, successivamente, Soprintendente nelle Marche, in Calabria ed a Napoli. Ha pubblicato numerosi saggi relativi ai restauri da lui progettati e diretti sia a Roma che in tutte le regioni in cui ha ricoperto incarichi dirigenziali.
A titolo di memoria si ricordano, ex multis: il palazzo del Collegio Romano, sede del Mibact; la basilica di S. Anastasia; la chiesa dei SS. Biagio e Carlo ai Catinari; la sede dell’Avvocatura Generale dello Stato e la Biblioteca Angelica nell’insula agostiniana di via della Scrofa; il palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione Pubblica; la sede del comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Ha svolto altresì, sempre a Roma, incarichi di progettazione e/o direzione lavori conferitigli dalle autorità preposte come l’Emeroteca del Senato e lo studio privato del Presidente come anche il compendio immobiliare di via San Paolino alla Regola di competenza del Ministero di Giustizia, oltre ad avere avuto per oltre un decennio importanti esperienze professionali presso la Soprintendenza Archeologica di Ostia antica.
Nelle Marche ha curato il restauro della cinta muraria della città di Loreto (An) e della chiesa di Santa Maria di Portonovo (An); in Calabria, in particolare, ha curato la direzione dei lavori di costruzione di parte significativa del museo archeologico di Sibari in comune di Cassano allo Jonio (Cs).
Nella città di Napoli ha offerto il proprio specifico contributo per il restauro di numerosi edifici monumentali tra cui lo stesso palazzo reale così come si sta occupando dei lavori di restauro e di adattamento dell’Immacolatella vecchia al Porto.
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