Descrizione
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Dal rilievo alla strutturazione semantica dell’architettura
La strutturazione semantica di rappresentazioni digitali di manufatti architettonici rappresenta oggi un protocollo comprovato presso la comunità scientifica.
La sua definizione, maturata negli ultimi venti anni, risponde alla necessità di associare ai dati spaziali, in maniera strutturata, la grande quantità di informazioni eterogenee che ne sostanziano la documentazione rendendo, di fatto, il modello tridimensionale rappresentativo di un bene architettonico, la chiave di accesso a tutto il corpus documentativo ad esso associato.
La capitalizzazione dei saperi connessi ai modelli spaziali, ha determinato pertanto la codificazione di metodi, la definizione di formalismi e lo sviluppo di strumenti informatici finalizzati alla documentazione, condivisione e comunicazione del costruito storico.
Tuttavia, il tema della annotazione semantica spazializzata è un campo di sperimentazione ancora giovane e fertile in cui non mancano diverse questioni aperte e spunti di riflessione connessi con le implicazioni teoriche di una segmentazione architettonica guidata dalla semantica nonché con le modalità di accesso e recupero della documentazione spazializzata.
Con tali premesse, il volume indaga le complesse questioni teoriche e metodologiche sottese alla manipolazione, geometrica e semantica, di rappresentazioni digitali di architetture per volgere alla formalizzazione di un metodo di segmentazione in grado di rispondere a due questioni fondamentali: l’ambiguità e l’incertezza di annotazione. La metodologia, sperimentata puntualmente sulla cittadella monastica della certosa di San Lorenzo a Padula, propone l’impiego di mappe semantiche, associate a concetti di tesauri ontologici e proiettate su modelli poligonali.
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