Descrizione
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Il caso clinico attraverso Lacan
Con questo caso sinora inedito, e qui contenuto in versione integrale e in traduzione italiana, Lacan dà un esempio magistrale degli effetti di discorso che sono generati dall’implicazione di un analista nell’ambito della pratica istituzionale della presentazione clinica. L’incontro ebbe luogo nel 1976, all’epoca del Seminario XXIII Le Sinthome. Lo psicoanalista francese era dunque alle prese con Joyce, col nodo borromeo, il simbolico, l’immaginario, il reale, quell’«almeno tre» a cui l’arte, come quarto anello, o sinthome, sembrerebbe potersi aggiungere. Eppure sarà proprio grazie all’esperienza con l’Uomo dalle parole imposte, che Lacan potrà affrontare l’articolazione che lega il parlessere a quel parassita paroliere che tara il linguaggio. «Come mai non avvertiamo tutti», giungerà infatti a chiedersi, «che le parole da cui dipendiamo ci sono in qualche modo imposte?».
E sarà proprio per trovare una risposta a questa domanda che Lacan comincerà a ripensare la psicoanalisi a partire dalla psicosi, e non più la psicosi a partire dalla psicoanalisi.
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